Recensioni

  • Recensione di Maria Dolores Pesce per Dramma.it

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    È il terzo passaggio della “Trilogia della Memoria”, il passaggio conclusivo di un percorso che la compagnia “Gli instabili Vaganti” di Bologna sta portando avanti. È dunque uno studio che potrà essere propedeutico ad un vero e proprio spettacolo, ma che già ne evidenzia sintassi e movimenti in farsi. Qui la morte è vista e…

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  • Recensione di Luciano Uggè per Persinsala

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    Il Canto dell’Assenza, performance firmata da Instabili Vaganti, propone i risultati parziali di giorni di intenso lavoro intorno al tema citato nel titolo. Non un racconto lineare, quello che va in scena – impresa impossibile per chi è abituato a elaborare spettacoli complessi, sedimentandoli in anni di lavoro – ma frammenti di idee uniti a…

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  • Recensione di Simona Maria Frigerio per Artalks

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    […] Instabili vaganti hanno presentato gli spunti di quello che potrà essere un lavoro sul tema dell’assenza, il cui fulcro sembra ben esemplificato nel loop finale che pone l’accento sul fatto che l’assenza stessa, la mancanza, non siano vuoto, bensì “saturazione del ricordo”. Un tema, questo, che nel discorso sul morire, sul processo fisico e mentale ma…

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  • Recensione di Simona Maria Frigerio su Persinsala

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    La Stagione dei Teatri ravennate si apre con Made in Ilva di Instabili Vaganti, il giorno dopo i risultati dello storico accordo tra sindacati e Mittel – tra qualche spiraglio e molte chiusure. Coincidenza o necessità? Sono circa le 20.30 quando arriviamo nella zona delle Bassette. Made in Ilva non andrà in scena al Teatro…

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  • Recensione di Luciano Uggè su Artalks

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    Ospitata presso una società che si occupa di sicurezza, la performance di Instabili Vaganti su una tra le aziende più controverse del panorama industriale italiano, apre la Stagione dei Teatri di Ravenna. Succede raramente che uno spettacolo teatrale coincida con quanto sta avvenendo, in un preciso momento, all’interno della società civile (con una sincronicità che…

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  • Recensione di Luciano Uggè per Artalks

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    Al LAB Oratorio San Filippo Neri va in scena la performance che la Compagnia bolognese ha costruito in due lustri di viaggi, incontri, confronti e dialogo con altre discipline e culture. L’oscurità avvolge l’inizio dello spettacolo, Il Rito, e un palcoscenico deserto. Dalla penombra, quasi figura senza tempo, che fuoriesca dalla nicchia in cui riposava…

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  • Recensione di Simona Maria Frigerio per Persinsala

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    A PerformAzioni 2018 va in scena Il Rito. Il frutto di dodici anni di ricerca di Instabili Vaganti tra impossibili definizioni e performance art. C’era una volta il teatro. Punto. Poi, è arrivato il tempo delle definizioni. Contemporaneo, borghese, di ricerca, commerciale, e l’ultima – quella attualmente à la page – di teatro popolare d’arte.…

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  • Recensione di Matteo Tamborrino per Krapp’s Last Post

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    Quisieron enterrarnos pero no sabían que éramos semilla” (“Desaparecidos#43 – Acción Global por Ayotzinapa”) «Una drammaturgia originale, bilingue, fatta non solo di parole ma anche di azioni fisiche, suoni, canti, immagini che mettono insieme più voci, quelle voci che ancora adesso si uniscono al grido “Todos somos Ayotzinapa!”. Un grido che continua ad animare le…

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  • Recensione in catalano di Miquel Gascon per Voltar i Voltar

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    Un canvi de plans d’últim moment, ens va permetre diumenge anar fins a La Vilella per veure aquest espectacle de la companyia italiana Instabili Vaganti, que ha ofert quatre representacions en aquesta sala. DESAPARECIDOS #43 vol donar veu al dramàtic esdeveniment sobre els 43 estudiants de Ayotzinapa desapareguts en Iguala, a Mèxic el 26 de…

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  • Recensione in catalano di Oriol Osan per Nuvol

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    El rapte i l’assassinat (alguns diuen que cremats vius) de 43 estudiants mexicans el 26 de setembre del 2014 a Aynotzinapa va commocionar no només el país asteca, sinó tot el món. L’horror també va arribar a Itàlia, on la companyia Instabili Vaganti va decidir retre’ls homenatge perquè ningú els oblidés. El resultat, Desaparecidos #43,…

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